Montemonaco: presentazione del restauro del dipinto della Sant’Orsola

IMG-201708 MUSEI SISTINIIl giorno di S.Agostino 28 agosto presso il Museo di Arte Sacra del comune Montemonaco, tra le colline della Valle dell’Aso di Ascoli Piceno, è avvenuta la presentazione del dipinto restaurato che raffigura la Santa Ursula, tra San Biagio e san Tommaso di Villanova.

Questa tela di 200×132 cm è stata recuperata da una chiesa danneggiata dal terremoto che ha colpito le Marche dall’agosto 2016. La piccola chiesa nel Seicento era sede di un convento agostiniano. Il dipinto, è un’opera minore tra le 18 000 opere d’arte, raccolte in tutta la regione grazie all’opera dei Carabinieri, Soprintendenza e tanti volontari le quali si trovano in custodia temporanea per protezione o in attesa di ristrutturazione, prima di ritornare nella comunità di appartenenza.

L’idea del restauro che si è concluso è nata da un’iniziativa di collaborazione tra il Consolato Onorario della Repubblica di Polonia in Ancona e l’Associazione italo-polacca delle Marche. L’aiuto simbolico che voleva dare la società locale dei polacchi è avvenuto attraverso una raccolta fondi con destinazione culturale. Con il grande supporto dell’Istituto Polacco di Roma e grazie alla generosità del professor Jerzy Miziołek è iniziata la promozione del suo libro intitolato Nel Segno Di Quo Vadis?: Roma Ai Tempi Di Nerone e dei Primi Martiri Nelle Opere Di Sienkiewicz, Siemiradzki, Styka E Smuglewicz. Con il ricavato dalla vendita promozionale è stato possibile restaurare il quadro della Santa Ursula che è stato collocato in bella vista al Museo di Montemonaco.

Nel corso della presentazione, la dott.ssa Paola Di Girolami.- direttrice dell’Ufficio Beni Culturali di Musei Sistini – ha espresso la sua gratitudine e ammirazione a tutti i coinvolti.

Monsignor Vincenzo Catani (autore del libro “La Chiesa Truentina delle origini al XVI secolo) come esperto della storia diocesana da San Benedetto del Tronto ha presentato la figura di Sant’Orsola nella chiesa cattolica e ha raccontato della presenza delle Confraternite nella zona. Ha descritto l’importanza dei quadri come oggetto di culto.

La Console Onoraria Cristina Gorajski ha raccontato le modalità di collaborazione pubblico-privata e gli sforzi di quasi un anno per ripristinare l’ opera d’arte.

Da parte dell’arch. Pierluigi Moriconi dell’ Ufficio Tutela dei Beni d’Interesse Storico Artistico della Regione Marche un particolare riferimento alla situazione ‘sempre in servizio’ per assicurare la tutela dei beni culturali numerosissimi e diffusi, e ha evidenziato i collegamenti dell’opera con altri quadri simili nella zona di Camerino dove il terremoto ha fatto moltissimi danni; dopo di lui è intervenuto il restauratore Andrea Simoni, che ha riferito del suo lavoro tecnico e dei materiali utilizzati.

A conclusione il microfono è passato a Sauro Rossi Corinaldi, esperto campanaro, che ha parlato della raccolta di campane presenti nel museo di Montemonaco, raccolte dai vicini campanili crollati durante i recenti terremoti. Si tratta di una raccolta di alto valore, inclusa la più antica risalente al XIII secolo. E successivamente l’artista ha offerto un ‘concerto’ delle campane collocate su una struttura apposita nel giardino esterno al Museo.

Nell’occasione è opportuno fare nostro l’invito a Montemonaco e il Museo, aperto fino al 10 settembre, dalle 17 alle 19, e successivamente previa chiamata al numero 347 380 4444.

 

Campane